Cosa sono le ‘rime buccali’? A scuola la distanza di un metro dovrà essere rispettata da labbra a labbra.
ROMA – Che cosa sono le rime buccali? Un termine non usuale che il Comitato tecnico-scientifico ha inserito nel verbale del giorno 22 giugno 2020 nelle linee guida per la riapertura della scuola.
La Treccani con questo termina indica “l’identità di suono finale nella terminazione di due parole” e può voler dire anche “fenditura, fessura e crema“. Per questo, tradotto in parole povere e più comprensibili, la distanza da labbra a labbra o meglio da bocca a bocca. Una apertura importante da parte delle autorità sanitarie visto che proprio sulla distanza c’è stato un importante dibattito tra Stato e Regioni.
La distanza di un metro da bocca a bocca
Distanza di un metro da bocca a bocca. E’ questa la misura più rigida che il Comitato tecnico-scientifico ha inserito nelle linee guida per il rientro a scuola. Una regola da osservare rigorosamente per evitare una possibile ripresa dell’epidemia con il virus che potrebbe essere trasmesso con un semplice colpo di tosse e di starnuto.
Le scuole nelle prossime settimane dovranno iniziare ad organizzare le classi seguendo queste norme. Qualche banco in più sarà salvato rispetto alle precedenti indicazioni con i presidi che sono chiamati a trovare una soluzione nel giro di poco tempo.
Il modello francese non seguito
Misure rigide che non seguono la strada presa dalla Francia. Parigi, infatti, ha dato l’indicazione di mantenere un metro di distanza fra alunno dove possibile. Altrimenti si possono allentare le misure rigide per cercare di garantire il diritto di studio a tutti, nessuno escluso.
I contatti tra Governo e Regioni continuerà nelle prossime settimane per decidere sull’utilizzo della mascherina in classe. Molto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica nel nostro Paese che continua ad essere incerta.
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